Concorsi-Letterari.it intervista lo scrittore Massimiliano BardottiDaniele Picciuti ha incontrato e intervistato Massimiliano Bardotti, vincitore nella sezione Fantasy della prima edizione del concorso letterario Circo Massimo, organizzato da Edizioni XII.[Concorsi-Letterari.it]: Massimiliano, benvenuto su Concorsi-letterari.it e complimenti per la splendida vittoria nella sezione fantasy del Circo Massimo. Cosa puoi dirci di questa esperienza? [Massimiliano Bardotti]: Innanzitutto grazie del benvenuto e grazie dei complimenti... E’ stata un’esperienza fantastica! Vado spesso in rete alla ricerca di concorsi letterari interessanti o che in qualche modo reputo stimolanti e quando mi sono imbattuto nel bando del Circo Massimo mi sono esaltato. Avevo scritto il racconto col quale ho partecipato un po’ di temo prima e mi sembrava l’ideale per partecipare. Speravo di poter passare la prima fase per prendere parte ai gironi e di conseguenza agli scontri. Quando ho letto il mio racconto tra i 32 già ero felicissimo e di certo non avrei mai immaginato di vincere. Poi ho letto tutti i racconti e sono rimasto sorpreso dalla qualità delle opere in gara. Che altro dire, non mi sono mai divertito tanto, posso affermare con assoluta sincerità che è stato il concorso migliore al quale ho partecipato. Mi sento di rinnovare i complimenti a Edizioni XII e a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita del Circo Massimo. Sono onorato di averlo vinto. [C-L]: In passato hai vinto altri concorsi o raggiunto piazzamenti importanti? [MB]: Ho preso parte al progetto Tribù della Coloradonoir, per la stesura di un romanzo noir a più mani. Un concorso decisamente particolare. Partendo da un incipit di Sandrone Dazieri i partecipanti dovevano scrivere i capitoli successivi. Per ogni capitolo una giuria tecnica sceglieva i 4 finalisti che venivano pubblicati sul sito. A quel punto potevano essere votati dal popolo del web. Il capitolo più votato vinceva la selezione. Io ne ho vinte tre e sono stato selezionato in tutto sei volte fra i finalisti. Sono stato presentato al Courmayeur Noir Infestival e intervistato per un documentario sul rapporto fra scrittura e web. Ho partecipato a molti concorsi, ma direi che non vale la pena citarne altri. [C-L]: Parlaci di A un passo dall’inferno. Come hai concepito la storia? [MB]: Mi era venuta una voglia matta di creare una sorta di mio alter-ego come protagonista di vicende fantasy-horror demenziali e grottesche. Sono partito dal personaggio. Un investigatore dell’occulto. Poi ho lavorato come faccio di solito. Ho scritto una scaletta dettagliata e quando ero certo di avere tutti gli elementi a mia disposizione ho cominciato a scrivere. Poi, nel raccontare, ho stravolto più volte la scaletta. Perché a me capita sempre questo: i personaggi diventano vivi, si raccontano da soli, le situazioni si animano e io ci sono dentro in maniera quasi patologica e quello che accade non mi sembra nemmeno frutto della mia fantasia ma il naturale evolversi delle cose. Forse ho bisogno di una profonda analisi dato il contenuto del racconto... [C-L]: Lo stile utilizzato nel racconto è molto ironico, a tratti grottesco. È una tua caratteristica o quest’opera rappresenta un’eccezione per te? [MB]: Diciamo che è una delle mie caratteristiche. Mi piace. So che far ridere è molto difficile e spesso ho il timore di divertirmi solo io! Ma di solito se quando scrivo riesco a ridere, è buon segno, vuol dire che la cosa funziona. Ma ho anche scritto un romanzo horror in collaborazione con David Scarselli, molti racconti nerissimi, e poi scrivo poesia. Anzi, ho cominciato con la poesia. E credo che resti il linguaggio che più mi si addice. La poesia è dove abito, da dove vengo, dove so che sempre tornerò. Allo stesso tempo non posso fare a meno di cedere al richiamo di raccontare una storia, quando si fa viva nella mia testa. Dato che scrivo spesso in prima persona, è il taglio del protagonista che determina lo stile. [C-L]: Cosa consiglieresti a un autore che volesse cimentarsi in un racconto fantasy? Quali sono le “dritte” che dovrebbe seguire? [MB]: Sarò tremendamente franco: NON LO SO! Non mi sento assolutamente all’altezza di dare consigli in tal senso. Credo di aver ancora molto da lavorare, molto da imparare. Anzi, già che ci siamo, non è che avete voi dei consigli per me? [C-L]: Quali premi letterari secondo te sono assolutamente da non perdere? Quali invece, consiglieresti di evitare? [MB]: Qui si entra in un territorio molto pericoloso. Innanzitutto, è obbligatorio, necessario, indispensabile partecipare al Circo Massimo e a tutti i concorsi di Edizioni XII. E non scherzo! Ho parlato di un territorio molto pericoloso perché non è facile trovare concorsi ai quali vale la pena prendere parte. Molti di essi sono scadenti da tutti i punti di vista. Innanzitutto, se non conosco gli organizzatori in nessun modo o se il concorso in sé non presenta caratteristiche particolarmente interessanti o innovative, mi informo sulla giuria. Deve essere del settore. Non per essere veniale, ma guardo anche il premio. Deve essere in denaro o prevedere una pubblicazione. Tendo ad evitare concorsi del tipo: allegare trenta euro per ogni poesia inviata! E poi per primo premio c’è una coppa. E non sto parlando dell’insaccato, sarebbe già più gradito. Tra l’altro, in questi concorsi, di solito tutti vengono premiati. Io lo so, ho preso parte a queste farse... purtroppo... ma ho imparato la lezione. [C-L]: Il fantasy in Italia è cresciuto molto negli ultimi anni. Credi che questo possa aprire le porte a nuovi autori “nostrani” o ritieni che i pochi che sono riusciti ad affermarsi finora godranno di una sorta di “monopolio”? [MB]: E’ difficile prevedere l’evoluzione di questo movimento. Ovviamente nutro la speranza che possano aprirsi degli spiragli importanti. E non lo dico solo in quanto autore interessato, ma anche come lettore. Anche se mi pare ci sia ancora la tendenza, in Italia, a snobbare le opere di genere. E’ vero che grazie a certi autori fortunatamente le cose stanno cambiando e spero che sia solo l’inizio. Siamo molto legati alle nostre radici e non dico che questo sia un problema, anzi, ma non dovrebbe nemmeno rappresentare un limite per i nuovi autori. In generale, mi sembra di respirare una certa avversità per il nuovo. Ma forse sono io che vedo complotti da tutte le parti. [C-L]: Cosa pensi degli editori che pubblicano dietro contributo? [MB]: Tutto il male possibile. Ho pubblicato un romanzo a pagamento. Un’esperienza frustrante. Una pubblicazione del genere è assolutamente inutile. Anzi, una truffa. E vale lo stesso per l’obbligo di acquisto copie. Ti ritrovi a casa scatoloni pieni di libri che non sai a chi vendere e anche nel caso tu riuscissi a vendere ogni copia faresti pari con la spesa iniziale. Sono pubblicazioni prive di distribuzione, non è nemmeno giusto chiamarle “pubblicazioni”. E’ pagare qualcuno per farti stampare un libro. Tanto vale rivolgersi a una qualsiasi tipografia. [C-L]: Come hai iniziato a scrivere? [MB]: Ho cominciato per sfogo, un atto spontaneo e necessario. Sono stato un adolescente problematico. Depresso, grasso, pustoloso. Le donne non mi volevano. Poi ho cominciato a scrivere poesia e sono sbocciato. Le donne hanno cominciato a corrermi dietro, ma quello dipendeva dal fatto che rubavo le loro borsette per sopravvivere. Scrivevo soprattutto appunti in versi. Riversavo tutta la mia rabbia su fogli sparsi. Ma anche il mio dolore. Ero molto depresso. Soffrivo di attacchi di panico. Ma quello anche adesso. Poi il mio professore di Italiano, Mario Marchionne, che non finirò mai di ringraziare, dopo aver letto alcuni miei temi si interessò a me. Mi consigliò poeti e autori da leggere. Mi disse che secondo lui avevo talento e avrei dovuto coltivarlo. Io ancora mi chiedo se è vero, ma sto continuando a coltivare. Scrivere per me è indispensabile. Il marchese De Sade lo definiva un atto spontaneo, come il battito del cuore. Per me è lo stesso. [C-L]: Che consigli ti sentiresti di dare a un autore emergente? [MB]: L’unica cosa che mi sento di dire è che scrivere non è uno scherzo. Richiede impegno, passione, una dedizione assoluta e totale. E’ anzitutto necessario essere instancabili lettori. Poi, se davvero c’è la volontà di scrivere, va fatto. E non come un qualsiasi passatempo. Se non è necessario, lascerei perdere. Poi si deve cercare una strada per provare a pubblicare i propri lavori. Ci sono i concorsi, si può spedire il proprio manoscritto agli editori. Probabilmente farebbe comodo un agente o un’agenzia letteraria alle spalle. Ma anche questo è un campo minato. Io so solo che scrivo praticamente tutti i giorni quando sono in forma. In periodi di stanca leggo come un forsennato, anche un libro al giorno se le dimensioni lo permettono. Ma guardo anche molti, moltissimi film, è una forma di arte che adoro. E lo faccio pur non avendo tutto il tempo che vorrei a disposizione perché sono costretto a fare altri lavori per sopravvivere, a parte rubare le borsette. Le persone mi chiedono chi me lo fa fare. Passare notti insonni a leggere o scrivere, dopo una giornata di lavoro. La risposta è semplice: se non lo facessi, vivere non avrebbe alcun senso. [C-L]: Quali letture giudichi fondamentali prima di imbarcarsi nella scrittura? [MB]: Qualsiasi. Non credo esistano autori o opere fondamentali, non mi piace vedere le cose in questa ottica. Io credo che ognuno debba seguire il proprio percorso, onesto, dignitoso, qualunque esso sia. In Italia non si può far poesia se non si conosce a memoria la Divina Commedia? Io ho letto Campana e Caproni. Baudelaire e Rimbaud. I Promessi Sposi sono necessari? Non riesco a superare la terza pagina. Questo non certo per sminuire opere che sono l’orgoglio della letteratura italiana, ma semplicemente per dire che le influenze possono essere le più svariate e non necessariamente canoniche. Sono cresciuto con i libri di Bukowski e le poesie della Dickinson. Adoro Palahniuk. Degli italiani ci tengo a citare Dazieri, Pinketts, Ammaniti, Lucarelli. Ma ce ne sarebbero tantissimi altri, De Silva, la Bucciarelli e via dicendo... Negli ultimi anni, per quanto riguarda la poesia, mi hanno influenzato moltissimo gruppi musicali come i Baustelle o i Marlene, Luci della Centrale Elettrica o Dente. Ma soprattutto Bianconi, dei Baustelle. Trovo la sua scrittura semplicemente straordinaria. Lo reputo uno dei massimi poeti dei nostri giorni. [C-L]: Hai progetti letterari per il futuro? [MB]: Be’ sì, molti. Prima di tutto ci tengo a evidenziare che sto ultimando Manuel - Investigatore dell’Occulto. Il primo di una serie di romanzi a episodi che hanno come primo attore appunto il protagonista di A un passo dall’Inferno. Spero di poterlo pubblicare con Edizioni XII. E’ in assoluto la mia prima scelta. Sto anche cercando di pubblicare Sorrisi e Coltelli, la mia più importante opera poetica. Ci ho lavorato per undici anni. Ci sono delle persone come Chiara Riondino e Caterina Ranchetti che se ne stanno occupando e che non finirò mai di ringraziare. Ho in progetto di scrivere molte altre cose con David Scarselli, un autore anche lui di Castelfiorentino. Scriviamo insieme da tanto ormai. La nostra è più di una collaborazione. Abbiamo in cantiere almeno tre romanzi. E poi racconti, mi diverto molto a scrivere racconti. Insomma, i progetti non mancano. Spero non restino tali e spero soprattutto di poterli pubblicare! A ‘sto punto io mi congederei, ringraziandovi moltissimo per l’intervista. Sono egocentrico e logorroico ma credo che questo l’abbiate capito. Mi spiace se vi ho annoiato. Se invece vi siete divertiti, tranquilli. Come dice Capossela... chi soffre offre, pago io! Se quanto letto ti è piaciuto puoi cliccare oltre per ulteriori interviste ricche di domande interessanti sul mondo dei concorsi letterari italiani. Concorsi-Letterari.it intervista lo scrittore Massimiliano Bardotti Intervista pubblicata il 12/08/2009 Da: Daniele Picciuti Fonte: Concorsi-Letterari.it Interviste più recenti: Concorsi-Letterari.it intervista lo scrittore Vincenzo Saglimbene Concorsi-Letterari.it intervista la scrittrice Chiara Blasutta Concorsi-Letterari.it intervista l'autore Fabio Riccardi Concorsi Letterari intervista Claudio Metallo Concorsi-Letterari.it intervista Andrea Viscusi Concorsi-Letterari.it intervista Sergio Donato Concorsi-Letterari.it intervista Maria Lucia Riccioli Concorsi-Letterari.it intervista Tiziana Tomasini Concorsi-Letterari.it intervista Furio Ombri Concorsi-Letterari.it intervista Marco Frattini Ultimi Concorsi inseriti: La Tua Testimonianza Concorso Letterario Ars Voluptae Premio internazionale Aventino Frau di narrativa e saggistica PLUS - Premio Letterario Fondazione Uspidalet - Alessandria Cultura Premio Letterario Il Corvione Premio di Poesia San Vito al Tagliamento Premio Mecarelli/Zarletti Premio letterario nazionale opera prima Severino Cesari Premio Internazionale Dino Campana PodcastTales contest di racconti per podcast narrativi |
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